Danni in città? Ecco come farseli risarcire dal comune!
Ti è mai capitato di prendere una buca in città e arrecare danni alla tua auto? Oggi purtroppo nelle nostre città è sempre più frequente trovare strade disastrate e gli automobilisti sono sempre più arrabbiati per i danni che vengono causate alle proprio auto.
Ecco come avere il rimborso per i danni ricevuti:
- Constatare il guaio: subito dopo essere sprofondati in una buca, è bene capire e l'auto sia stata danneggiata. Dando un'occhiata al veicolo o tenendo l'orecchio alla ricerca di rumorini che sono la spia di guasti. Questo è un momento chiave per ottenere il risarcimento:se ci si accorge dei guai alla macchina in ritardo, le probabilità di ottenere l'indennizzo calano drasticamente.
- Contattare i vigili: occorre chiamare i vigili (fuori città ci si rivolge alla stradale o ai carabinieri). Chi non ha nella rubrica telefonica del telefono del telefono il numero della polizia municipale, può trovarlo in modo rapido, interrogando un motore di ricerca online. Altre soluzioni? Farsi aiutare da un negoziante, da un passante o da un altro automobilista. E attendere l'arrivo degli agenti.
- Attendere il verbale: le forze dell'ordine stileranno il verbale di sinistro, tanto più articolato quanto maggiori sono i danni. Saranno loro a determinare subito se, tra la buca e l'incidente c'è un nesso di casualità: cioè se la prima ha provocato il guaio. Utile anche scattare foto col cellulare alle parti danneggiate dell'auto e all'asfalto rovinato, e raccogliere più testimonianze possibile.
Cercare di ottenere quanto spetta.
L'automobilista deve inviare una raccomandata con avviso di ricevimento al comune, che a sua volta, inoltrerà la richiesta di rimborso dei danni alla propria compagnia. Se l'assicurazione propone un risarcimento, e l'automobilista accetta, la questione è chiusa. Viceversa, se la proposta è inadeguata, il cittadino può affidarsi a un legale, il quale, per importi inferiori a 5.000 €, si rivolgerà al giudice di pace; per somme superiori si va in tribunale. Spesso i comuni offrono in via stragiudiziale importi bassi, che, però, hanno il pregio di evitare lungaggini. Si può accettare o meno: nel secondo caso, la vertenza prosegue.
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